Storia della Scuola
La storia del corso di recitazione tenuto dall’Associazione Culturale Experimenta, si identifica con la storia del suo direttore, Riccardo De Luca. Qui sotto il suo racconto.
Nel 2002 nasce ufficialmente questo corso e nasce in un teatro di Sorrento. In realtà comincia molto prima, quando fui preso da quel grande attore di teatro Antonio Casagrande, dopo che mi aveva visto recitare e dirigere uno spettacolo fatto di giovani, a collaborare con lui alla sua Bottega Teatrale del Mezzogiorno. Lì nacque la mia pratica di allenatore di giovani. In verità la vocazione era cominciata già anni prima quando oltre alla sperimentazione attoriale, guidato da un geniale signore dal nome di Umberto Serra, misi mano anche a sperimentare la regia, e ora insomma mi trovavo, io giovane, a formare giovani.
Dopo l’esaltante esperienza con Antonio, chiusa la Bottega per questioni di triviali finanziamenti promessi ma non arrivati, ripartii con una grande signora del teatro, Isa Danieli, a fare formazione a Portici, per altri quattro anni.
Chiusa anche questa scuola per motivi altresì triviali, contemporaneamente mi trovai ad insegnare a “La Ribalta” di Castellammare di Stabia, dove ho lavorato per 22 anni con centinaia di allievi, e a fondare l’associazione Experimenta con la quale a Napoli, tra corsi e stage, ho formato allievi attori per 23 anni.
Non starò qui a dire in tutti questi 32 anni di attività quanti e quali allievi attori ho formato ma se lo dicessi farei di certo una bella figura. Vorrei dire però che molti sono diventati professionisti, e altri anche registi o scrittori. Tutti sono diventati sostenitori del teatro e del cinema, appassionati spettatori e impenitenti amanti dell’arte.
Per tutto quello che riguarda i metodi, le tecniche e tutto quello che riguarda il mio modo di agire e di lavorare con gli allievi non vorrei ripetermi e rimando in questo sito alla sezione “che facciamo e come”.
Vorrei però fare un piccolo elenco di saggi finali a cui tengo molto e che, al di là dello studio e della sperimentazione intensa su una miriade di personaggi, di scene e di autori, tengo in particolar modo anche perché spesso sono stati definiti molto vicini a veri e propri spettacoli.
Saggi di rilievo del Laboratorio di Recitazione Experimenta in collaborazione con La Compagnia di Teatro Experimenta:
“Una favola raccontata da un idiota” dai testi di Anton Cechov e William Shakespeare.
“Balene, balenottere, scampi, greci, armeni, zingari e napoletani” ovvero “Le nozze” di Anton Cechov.
“Come sono tutti nervosi, e quanto amore, oh lago stregone!” ovvero “Il gabbiano” di Anton Cechov.
“Spegni la luce che il cielo c’è” da Macbeth, Otello, Lucio Dalla e Roberto Vecchioni.
Saggi di rilievo del Laboratorio di Recitazione Experimenta:
“Facciamogli la festa”, liberamente ispirato alle opere di Max Aub e Dino Buzzati.
“Peer Gynt” di Henrik Ibsen.
“Amleto” di William Shakespeare.
“Il Candido di Voltaire, dal castello di Thunder-ten-tronck alle spiagge di Mergellina” da “Candide” di François-Marie Arouet, detto Voltaire.
“The veritas”, di Riccardo De Luca.
“I am not what I am (Io non sono quello che sono) studio shakespeariano n° 56” da Otello, La tempesta, Amleto di William Shakespeare.
Saggi di rilievo a “La Ribalta” di Castellammare di Stabia:
“Pinocchius cum figuris” premio migliore regia al primo concorso nazionale per scuole di teatro Romateatrofestival, saggio poi divenuto spettacolo.
“L’opera da tre soldi” di Bertolt Brecht.
“Romeo e Giulietta” di William Shakespeare.
“Le cognate” di Michel Tremblay.
“Una chance di libertà” di Riccardo De Luca e Daniela Michelino.
Saggi di rilievo alla “Scuola di Teatro” diretta da Isa Danieli:
“Peer Gynt” di Henrik Ibsen.
“Il Calapranzi” di Harold Pinter.
“Le serve” di Jean Jenet.
“Una ragazza arrivò” opera mai rappresentata di Dino Buzzati.
Saggi di rilievo a “La Bottega Teatrale del Mezzogiorno” diretta da Antonio Casagrande:
“Michelaccio B.” da Il maestro e Margherita, Cuore di cane, La cabala dei bigotti, Don Chisciotte di Michail Bulgakov.
“Brechtdance” da L’anima buona del Sezuan, Madre Coraggio e l’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht.
“12 Micropièces” dal teatro e dalla narrativa di Dino Buzzati, saggio poi divenuto spettacolo col nome di “Sconfini”.
Stage di rilievo:
“Sogno di una notte di mezza estate”, di William Shakespeare, studio del linguaggio shakespeariano, in cartellone a “Napoli Città Viva 2011”.
“Il segno e il cerchio” sulla contraddizione apparente tra i macro-segni e il cerchio magico attraverso i personaggi dell’universo shakespeariano, in programma di Estate a Napoli 2010.
“La gatta sul tetto che scotta” di Tennesse Williams, a La ribalta di Castellammare di Stabia.
Riccardo De Luca.
Un momento di Storia della Scuola
Experimenta, a Sala Ferrari va in scena la teatralità della vita
Apprendere mentre si fa arte, fare arte mentre si apprende. Impossibile forse, ma non per Riccardo De Luca, che della formazione di aspiranti attori ha fatto un perno cruciale della sua attività di regista, e che quest’anno arriva alla Sala Ferrari con l’eterogeneo progetto Experimenta, che coniuga teatro e formazione. Al corso di recitazione curato da De Luca stesso si affiancherà “La mosca nel brodo. Ovvero tutto quanto di ironicamente sgradevole può accaderci nella vita. Nota bene: sono ammessi tutti i sentimenti, tranne la noia “, corso di scrittura teatrale tenuto da Manlio Santanelli, per “svariare nella smisurata dimensione del quotidiano confronto con la sgradevolezza come categoria dell’esistere”. Nonché una rassegna composta da quattro eclettiche rappresentazioni da “Via del Faber ” (Gen.), scritto e diretto da R. De Luca, spettacolo-tributo alla musica di Fabrizio De André da cui prendono vita fecondi incroci di coreografie e personaggi ispirati ai testi delle sue canzoni, a “Circo Equestre Sgueglia ” (Feb.), di R. Viviani e diretto da Iolanda Salvato; dall’omaggio a B. Brecht con “L’anima buona del Sezuan” (Mar.), all’incognita de “La mosca nel brodo”, spettacolo che nascerà in seno al laboratorio di drammaturgia e sarà inscenato (Apr.) dagli allievi di De Luca.
Il progetto sorge dall’esigenza di “allevare” una compagnia teatrale che non nasca dalla semplice giustapposizione tra figuranti e nomi illustri, ma si fondi sull’essere e sentirsi un gruppo: lo strumento é il palcoscenico, la passione che smuove gli animi si chiama Teatro. Un teatro che nella poetica di De Luca è incontro, introspezione, essenza di vita stessa. “Mi piace pensare al teatro come a un’oasi in cui il confronto con gli altri stimola non solo l’apprendimento della recitazione, ma anche la crescita personale”. Così il Maestro insegna ai suoi allievi a tirare fuori quello che hanno dentro e a metterlo in scena perché, come dice Stanislavskij, “non ci può essere una via creativa uguale per tutti “. Ognuno si esprime a suo modo, mischiando simulazione e vita vissuta, per immergersi in quel limbo creativo del “fare come se” che a teatro è realtà totalizzante, un ciclo in cui arte e apprendimento si incrociano generando arricchimento reciproco. Al servizio della scena, ma soprattutto della vita.
(Giuliana Gugliotti – ALTRIMONDI ALTREVISIONI – Musica, cinema, spettacolo.)
ALLA SALA FERRARI LE INIZIATIVE DELL`ASSOCIAZIONE “EXPERIMENTA”
Non soltanto scrittura teatrale
NAPOLI. Grazie all’associazione culturale “Experimenta” diretta da Riccardo De Luca, sia la recitazione che la scrittura teatrale, non avranno più segreti e saranno alla portata di tutti quelli che sano sicuri di poter dire la loro in questo settore. Inizia a breve, presso la Sala Ferrari, un interessante attività di studio curata dallo stesso De Luca, per l’arte recitativa. Negli scorsi anni, sono usciti da questa scuola, giovani attori che a tutt’oggi sono impegnati in compagnie professionistiche, per cui l’aspettativa che crea questa scuola è alta, se si tiene conto dell’idea che il laboratorio ha della formazione dell’attore. Secondo il pensiero dell’insegnante, infatti, i sistemi di studio sono personalizzati e ognuno vive e sente a suo modo, con una propria sensibilità e personalità, che va affinata e tradotta in affabulazione recitativa. Per questo il laboratorio si servirà, come sua consuetudine, dei testi di Shakespeare.
Durante l’anno verranno messi in scena 4 spettacoli prodotti dalla associazione culturale. Non solo. Il grande autore e drammaturgo Manlio Santanelli, terrà un laboratorio di scrittura teatrale dal titolo: “La mosca nel brodo”, con un divertente sottotitolo: “ovvero, tutto quanta di ironicamente sgradevole ci accade nella vita. Nota bene: sono ammessi tutti i sentimenti, tranne la noia”. Alla fine del corso verrà fuori un elaborato che verrà messo in scena dagli allievi del corso di recitazione di “Experimenta”.
(IL ROMA – GIANNI MATTIOLI)