Compagnia di Teatro Experimenta e CentoAutori

Presentano

IL CASALESE

adattamento teatrale e regia di

Riccardo De Luca

con

Annarosa Confuorto, Milena Cozzolino, Elisabetta De Luca, Roberta De Pasquale, Gennaro Maresca, Annalisa Renzulli, Michele Romano

INTRODUZIONE ALLO SPETTACOLO

Una storia dai tratti grotteschi e surreali”, scrive uno degli autori del libro. Credo che tutta la storia degli intrecci tra politica e camorra, istituzioni e malavita, servizi segreti e malaffare, non solo questa, sia TUTTA una storia dai tratti grotteschi e surreali e che anzi non sia affatto solo “dai tratti” ma sia INTERAMENTE una storia grottesca e surreale. La coproduzione di malaffare e politica, che ha fatto speciale la nostra Italia, si supera e dalla COMPENETRAZIONE si arriva alla   CONSUSTANZIAZIONE: “una cosa”, tradurranno gli attori. Questi attori che fanno ministri, camorristi, magistrati, comuni cristiani, pro, contro, di tutto. Magari strappando un sorriso alla faccia delle lacrime che dovremmo versare leggendo storie come queste. Quello che hanno fatto gli autori giornalisti sul piano della concatenazione dei fatti, METTERE A NUDO IL RE, noi, teatranti, lo facciamo coi nostri modi, corto circuiti specifici degli artisti: pur seguendo i testi, i saggi degli autori, ci “allarghiamo” attraverso lo sbeffeggio, lo sberleffo, il commento, in questa performance, che prende i personaggi e li pone come nudi, come a casa, fuori dal paludamento protettivo delle dichiarazioni ufficiali, dei dibattiti legali e dalla più protettiva e distruttiva delle paludi: il parlamento, questo parlamento.

Riccardo De Luca

“…questo ora non è più un libro, è diventato qualche altra cosa, più importante del libro stesso. Ora dobbiamo impegnarci per portare avanti questo spettacolo”

Ciro Pellegrino – Giornalista e coautore del libro “Il casalese”

“…lo spirito del nostro libro è stato colto esattamente dalla riduzione del regista Riccardo De Luca e ora le nostre parole volano”

Massimiliano Amato – Giornalista e coauture del libor “Il casalese”

“Il Casalese” arriva in teatro

Ieri è andata in scena la trasposizione teatrale del libro, ad opera di Riccardo De Luca.

Di   Benedetta Bartolini , pubblicato Mer, 24/10/2012 – L’inkiESTa

“…Generalmente quando si parla del libro “Il Casalese”, volume che ripercorre la vita e le vicende giudiziarie di Nicola Cosentino, si affronta un tema tutt’altro che leggero. Vengono in mente per lo più le accuse e le polemiche rivolte a questo caso letterario o le vicende amare contenute e trattate con estrema lucidità dagli scrittori e giornalisti, che rimandano ad un contesto saturo di ingiustizia ed illegalità…”

“…In un panorama tale, la sorpresa che si riceve alla visione dello spettacolo della compagnia “Experimenta teatro” di Riccardo De Luca, è doppia. Date le premesse, ci si sarebbe potuti aspettare uno spettacolo che seguisse la trama del libro di pari passo, ne fosse aderente e di conseguenza senza alcuna sorpresa. Verrebbe da dirsi che gli scandali di Cosentino hanno già suscitato abbastanza scalpore, almeno in chi non ne era a conoscenza prima de “Il Casalese”; tuttavia la rappresentazione sorprende eccome…”

“…Ci troviamo nella sala conferenze della Fondazione Valenzi al Maschio Angioino, una sala non molto grande, ma accogliente. Abbiamo di fronte a noi cinque attrici, chi interpretano? Tutti e nessuno. Sì, perché a seconda della situazione, del procedere della storia, impersonano ministri, camorristi, magistrati, persone comuni, i pro e i contro, politici di destra e di sinistra, di tutto insomma. Ad esse si accompagnavano due attori, che sono Nicola Cosentino e l’inseparabile Luigi Cesaro, che tra un pallone di calcio e qualche mozzarella di bufala, hanno dato vita agli aspetti tristemente grotteschi di questi personaggi…2

“…“Grottesca e surreale” è proprio la definizione data a questa storia, perché sia a leggerla che a vederla messa in scena, verrebbe da dire “è troppo brutto (anziché bello) per essere vero”. E questa atmosfera surreale è resa in modo ancor più evidente durante lo spettacolo dove, attraverso toni ironici, canzoni e balletti al grido di “money”, la storia di Nicola Cosentino, condita di avvenimenti e personaggi ridicoli e malefatte, prende vita con grande impatto su noi spettatori. I ritmi veloci e musicali dell’esibizione provocano ilarità e leggerezza, proprio quegli elementi in più che solo un’esibizione dal vivo può provocare. Solo alla fine, sulle note di “Viva l’Italia” di De Gregori, riemergono quei sentimenti di amarezza e dispiacere dovuti alla presa di coscienza, al riconoscimento di vicende così vergognose e che tuttavia sono davvero accadute…2

“…Uno spettacolo dinamico, vivo, forse reso ancor più bello per lo spazio accogliente in cui ha preso forma e per il rapporto diretto che ha avuto col pubblico. Un rilievo positivo va dato ad Annarosa Confuorto, Milena Cozzolino, Elisabetta De Luca, Roberta De Pasquale, Gennaro Maresca, Annalisa Renzulli e Michele Romano, che hanno svolto un lavoro davvero mirabile guidati dalla regia di Riccardo De Luca. Una rappresentazione che dovrebbe essere diffusa il più possibile nel Paese, perché non banale né retorica, ma che appunto interpreta e trasfigura artisticamente una storia tristemente vera della nostra politica. Insomma, se come diceva Aristotele, lo scopo dell’arte è quello di meravigliare, allora “l’esperimento” è riuscito alla perfezione…”